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Un po' di storia
Atletica e Fase 2: le Linee Guida suggerite dal C.R. Lombardia per riorganizzare l'Attività Sportiva
01.06.2020
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Il Consiglio Federale del 27 maggio scorso, prendendo atto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020, ha prorogato la sospensione dell'Attività fino al 14 giugno p.v.
A tal proposito si ricorda che fino a tale data sono permessi gli allenamenti di tutti gli atleti regolarmente tesserati, che si devono comunque svolgere a porte chiuse, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, fatte salve eventuali differenti disposizioni emanate dalle singole Autorità territoriali.
Nella nostra regione, la Lombardia, l'inizio della cosiddetta "Fase 2" dell'emergenza sanitaria da Covid-19 è regolamentata dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri N. 33 del 16 maggio 2020, dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 17 maggio 2020 e dall'Ordinanza di Regione Lombardia n. 547 del 17 maggio 2020, cui si aggiungono le linee guida predisposte dal Ministero della Salute e dal Settore Medico Federale.
Riportiamo di seguito quanto suggerito da FIDAL Lombardia.
POSSONO RIPRENDERE GLI ALLENAMENTI PER TUTTI GLI ATLETI MAGGIORENNI?
Sì, gli allenamenti possono riprendere, anche per gli atleti non rientranti nella categoria degli atleti di interesse nazionale, sia maggiorenni sia minorenni, ma con molta attenzione alle misure di sicurezza sanitaria previste dalle leggi vigenti.
Per bambini e ragazzi sarà possibile riprendere l'attività a partire dal 15 giugno 2020, salvo diverse disposizioni di legge.
- È possibile fare attività sportiva nelle palestre e anche all'aperto e nei centri sportivi, pubblici o privati all'aperto, purché si rispetti il distanziamento sociale, che consiste nel tenere una distanza di almeno 2 metri tra ogni atleta.
- Non è obbligatorio l'uso della mascherina o di altra protezione individuale durante l’attività sportiva, tuttavia permane l'obbligo di indossare la mascherina al termine dello svolgimento dell’attività.
- L'attività può essere svolta in impianti e centri sportivi che siano praticabili (per questo chiedere al gestore). Si può svolgere attività singola/individuale oppure in piccoli gruppi composti ciascuno possibilmente da non più di quattro atleti più l'allenatore (es. un atleta con il proprio allenatore può allenarsi in pista; una squadra con il proprio allenatore può allenarsi in pista, ma solo suddividendo gli atleti in piccoli gruppi di persone per ciascun tecnico). Tutti, atleti e istruttore, devono rispettare la distanza di 2 metri l'uno dall'altro durante lo svolgimento dell’allenamento.
- Per il salto in alto ed il salto con l'asta è necessario disporre un telo sopra il materasso di atterraggio prima di ogni salto. L’atleta atterrerà su questo telo e subito dopo lo sposterà per far posto all'atleta successivo che userà lo stesso tipo di accortezza.
Per l'allenamento in palestra:
- Facilitare e contingentare l'ingresso al fine di evitare assembramenti, individuando anche zone di attesa dove dovrà essere garantito il distanziamento di ciascun atleta ad almeno un metro dall'altro. Per l'attività a corpo libero contingentare gli atleti possibilmente in numero di non più di 4-5 persone più il tecnico, mantenendo sempre la distanza di due metri l'uno dall'altro.
- All'interno dei locali dovrà essere fatta rispettare la distanza di 2 metri tra i vari utenti durante attività che richiedono uno sforzo fisico.
- L'utilizzo di locali spogliatoio e docce dovrà essere garantito dalla distanza di un metro tra ogni atleta, anche regolamentando l’accesso a questi locali.
- Utilizzare calzature previste esclusivamente per la permanenza in questi locali.
- Il gestore dovrà garantire la disinfezione degli attrezzi e macchine dopo ogni singolo utilizzo da parte di ciascun utente.
- Il gestore deve garantire che i locali siano sempre adeguatamente arieggiati, riordinati e puliti in modo da garantirne la disinfezione.
PER I GESTORI DEGLI IMPIANTI E I RESPONSABILI DELL'ATTIVITA'
- All'ingresso nel impianto dovrà essere misurata la temperatura corporea con termometro a distanza, la quale non dovrà superare i 37,5°C.
- L'ingresso nell'impianto dovrà essere facilitato e contingentato al fine di evitare assembramenti.
- Non potrà essere consentito l’ingresso e l’utilizzo di alcun locale ad eccezione dei servizi igienici.
- Si raccomanda che l’accesso a fornitori e società di servizi (es. impresa di pulizie) sia consentito in orari differenti a quello di atleti e tecnici e che, possibilmente, siano individuati percorsi differenziati per il loro accesso all'impianto.
- Al termine dell’allenamento si dovrà fornire, agli atleti che ne fossero sprovvisti, le mascherine, obbligatorie al termine dello svolgimento dell’attività fisica.
- In caso di atleti che manifestassero durante l’allenamento i sintomi di infezione da Covid-19 o avessero una temperatura corporea uguale o superiore a 37.5°C, è necessario individuare una zona dell'impianto dove isolarli fino all'arrivo del personale medico.
- Si raccomanda che l'abbigliamento degli atleti non entri mai in contatto con quello degli altri atleti.
- Si raccomanda di prevedere delle fasce d'orario tali da consentire ai vari gruppi di atleti di non incontrarsi mai durante il cambio turno.
- Si raccomanda di predisporre un sistema di accesso ed uscita dall'impianto a senso unico, così da non far mai incrociare gli atleti ed i tecnici tra loro in entrata ed in uscita.
SOGGETTI TITOLATI
- Possono accedere all'impianto i tecnici e gli atleti tesserati FIDAL.
- Gli atleti possono accedere all'impianto solo se in possesso di certificato medico sportivo valido e di autocertificazione FIDAL.
- L'autocertificazione va aggiornata ogni 14 giorni. Qualora una delle tre voci presente nell'autocertificazione risultasse positiva, il soggetto non potrà avere accesso all'impianto e dovrà contattare il settore medico federale.
- Per gli atleti con referto di positività al Covid-19 l’accesso agli impianti è consentito previa presentazione della documentazione circa l’effettuazione dei due tamponi, se entrambi negativi sarà necessaria, prima della ripresa degli allenamenti, la valutazione clinica del Medico Federale.
COMPITI DEL PRESIDENTE DI ASD/SSD E DEI TECNICI
- I presidenti di società non sono immuni da responsabilità nei confronti degli atleti e di terzi.
- È compito dei presidenti e del consiglio direttivo informare i propri atleti e tecnici circa le regole da rispettare per e nello svolgimento degli allenamenti nei campi/centri sportivi.
- Si dovranno rispettare le regole impartite dal gestore dell’impianto per lo svolgimento dell'attività sportiva in piena sicurezza.
- Al fine di garantire la sicurezza dei propri atleti e tecnici, nonché di terzi fruitori dell'impianto, il presidente, e con lui i dirigenti della squadra, dovrà mettere a disposizione dei propri atleti i moduli per l'autocertificazione e vigilare sulla loro puntuale e completa compilazione prima dello svolgimento degli allenamenti.
- Qualora dall'autocertificazione emergesse una situazione di contagio da COVID-19, il presidente dovrà tempestivamente darne comunicazione al gestore dell'impianto e al settore medico federale.
- Gli allenatori ed i tecnici dovranno coadiuvare il presidente ricordando agli atleti le regole da seguire sul campo durante gli allenamenti (es. obbligo mantenere la distanza di sicurezza durante l’allenamento e gli intervalli, obbligo di utilizzare la mascherina una volta terminato l'allenamento, fare in modo che l'abbigliamento degli atleti non entri mai in contatto con quello degli altri atleti,..) ed informandolo tempestivamente qualora si verifichino situazioni di rischio per la salute di atleti, tecnici e terzi durante lo svolgimento degli allenamenti (es. improvviso mutamento in peggio delle condizioni di salute di un atleta, intervento dei sanitari, ecc.).
Fonte: sito www.fidal-lombardia.it
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