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Un po' di storia
Queenatletica Games 2023
23.04.2023
Due Primati italiani con Nicolò Salaris che cancella l’ultimo record italiano di Pietro Mennea: i 120 mt
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Edizione senza precedenti quella dei Queenatletica Games 4.0 che si sono svolti nella giornata di domenica a Pavia, sulla pista del CONI, riconosciuta da più voci come la superficie più veloce della Lombardia. La manifestazione, giunta alla quarta edizione, è stata organizzata dal Cus Pavia, insieme al blog più letto in Italia, Queenatletica, con il patrocinio del Comune di Pavia, di Fidal Lombardia e Fidal Pavia.
Tra gli eventi significativi, ovviamente la caduta dell’ultimo record italiano individuale detenuto dall’icona di almeno 4 generazioni di italiani - Pietro Mennea - ovvero sulla distanza “spuria” dei 120 metri, ottenuto ben 53 anni fa a Formia: allora il giovanissimo sprinter barlettano corse in 12.7 manuale. Nessuno, da allora, era più stato in grado di batterlo su una distanza inusuale ma che fa parte della grammatica dell’atletica su pista, soprattutto come distanza da allenamento.
A superare quel record antico ci ha così pensato un altro giovanissimo, anche lui della categoria Juniores come lo era al tempo Mennea, ovvero il 18enne Nicolò Salaris, che ha tagliato il traguardo nel tempo di 12.81 (al tempo manuale di 12.7, infatti, vanno aggiunti 24 centesimi per la conversione in tempo elettronico). Con questo tempo Salaris, atleta della G.S. Bernatese, fa anche il filotto di primati: non solo il record italiano Assoluto, ma anche a cascata anche quello Under 23 e Under 20.
E dire che nell’ultima serie, col pettorale alto in termini sciistici, è poi sceso in pista anche un ragazzo che è riuscito ad andare anche più veloce di Salaris: Mame Moussa Ndiaye. Ndiaye, che ha messo a referto un clamoroso 12.76: peccato che la sua pratica di attesa della cittadinanza italiana sia ancora in divenire e ad oggi risulti “equiparato” (è di origini senegalesi), altrimenti il primato sulla distanza sarebbe stato battuto una seconda volta in pochi minuti.
Altro record italiano di grandissimo spessore, è risultato essere quello della 4x400 mista a livello di club, nuova specialità introdotta da World Athletics ormai da 4 anni. Ad ottenerlo il Cus Pro Patria di Milano che ha letteralmente demolito il precedente primato de La Fratellanza di Modena: 3.27.00, contro il precedente 3.32.67 fatto a Berceto solo l’anno scorso. Membri del team le gemelle e azzurre Troiani (Serena ed Alexandra) oltre ad Andrea Blesio e Andrea Panassidi. Nella stessa gara la staffetta mista dell'Atletica Iriense di Voghera (Andrea Pasquino, Rosanna Rossi, Claudio Baschiera e Carmelina Circelli) hanno realizzato la migliore prestazione regionale per la categoria master over 60 con il crono di 6.20.89.
Nel resto del meeting, costruito sulle prove non olimpiche per consentire gli atleti di settare i motori prima dell’inizio della stagione agonistica vera e propria dell’atletica, doppietta di vittorie proprio per Mame Moussa Ndiaye (80 in 8.71 e il già citato 12.76 sui 120). Ma doppietta di vittorie anche per Aurora Volpi, classe 2003, che negli 80 metri ha sfiorato il record italiano Under 23 con 9.69 (contro 9.66 dell’attuale primato), aggiungendo la vittoria nei 120 in 14.54.
Nei 250 metri (dove l’anno scorso sulla stessa pista ci fu il record italiano di Ayomide Folorunso), doppietta delle gemelle Troiani, con la vittoria di Alexandra in 31.25 su Serena, 31.48, e il terzo posto di Ilaria Burattin, 31.56.
Proprio Ilaria Burattin vincerà invece la combinata 80-120-250 (basata sulla somma dei tempi e novità della stagione) con 56.33. Nella combinata maschile, invece, vittoria dell’azzurro dei 400 Mattia Casarico con 50.85. Sia la Burattin che Casarico – nota di colore - si allenano con lo stesso coach, Massimo Burattin, fratello di Ilaria.
250 maschili vinti da Matteo Colombo, della Pro Sesto, unico a scendere sotto i 28”. 300hs riservati alle vincitrici dei titoli regionali nel nord Italia, conquistato dall’aostana Elisabetta Munari, allenata da Patrick Ottoz, figlio del leggendario Eddy.
Nel pre-meeting spazio ai 30 metri con tabellone tennistico, e al salto in lungo da fermo, riesumato da 3 stagioni dagli anfratti della storia (fu disciplina olimpica sino al 1912 e il primato italiano era appartenuto, nell’era pionieristica, ad un calciatore che fu tra i soci fondatori della Lazio, proprio la squadra di calcio di Serie A) e che ha visto numerosi record italiani master con la vittoria con 3.06 dello junior Christian Zanotti.
Notevole il miglioramento di Sandra Milena Ferrari nel salto in lungo tradizionale: 6.09 e prima volta in carriera sopra la soglia di eccellenza dei 6 metri.
All’evento hanno partecipato più di 700 atleti - nuovo record della manifestazione - dai ragazzini nati nel 2011, sino ai master over-80, e ha visto la partecipazione dell’Assessore allo Sport del Comune di Pavia, Pietro Trivi, che ha celebrato i Queenatletica Games nati proprio come primo evento sportivo post-pandemia del 2020 su impulso anche della stessa Amministrazione.
Hanno presenziato anche i massimi dirigenti del Cus Pavia, il Presidente Stefano Ramat, che ha proceduto alle premiazioni di diverse competizioni, insieme al vicepresidente Bigi.
L’evento ha avuto anche la presenza, tra i partner, dell’AGAL, l’associazione Genitori e Amici del Bambino Leucemico, che con la propria responsabile, ha raccontato la propria esperienza.
C.O.
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